Pinuccio & Doni Around the
house
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TANZANIA e ZANZIBAR (2004) di Fabio Ferrario

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Dom 8/8 Milano - Roma

Lun 9/8 Roma - Addis Abeba – Nairobi - Arusha Hotel

Mar 10/8 Arusha – Arusha N.P. – Arusha Hotel

Mer 11/8 Arusha – Tarangire N.P - Mto wa Mbu Tenda

Gio 12/8 Mto wa Mbu – Manyara Lake N.P. – Lake Eyasi Tenda

Ven 13/8 Lake Eyasi – Bushmen – Tatanga - Karatu Tenda

Sab 14/8 Karatu - Ngorongoro Tenda

Dom 15/8 Ngorongoro– Olduvai Gorges - Serengeti N.P. (Seronera) Tenda

Lun 16/8 Serengeti N.P. (Seronera) – Lake Victoria lodge

Mar17/8 Lake Victoria - Serengeti N.P. (Lobo) lodge

Mer 18/8 Serengeti N.P. (Lobo) – Wasso – Sonjo - Lake Natron Tenda

Gio 19/8 Lake Natron - Arusha – Marangu Hotel

Ven 20/8 Marangu - Kilimanjaro N.P. – Marangu Hotel

Sab 21/8 Marangu - Dar Es Salaam - Zanzibar (StoneTown) Hotel

Dom 22/8 Stone Town - Island Tour – Stone Town Hotel

Lun 23/8 Stone Town – Jambiani bungalows

Mar 24/8 Jambiani bungalows

Mer 25/8 Jambiani – Chwaka bay – Bwejiu bungalows

Gio 26/8 Bwejiu – Blue lagoon - Bwejiu bungalows

Ven 27/8 Bwejiu – Spice tour – Nungwi bungalows

Sab 28/8 Nungwi – Mnemba atoll tour bungalows

Dom 29/8 Nungwi – Stone Town Hotel

Lun 30/8 Stone Town – Dar Es Salaam – Addis Abeba

Mar 31/8 Roma - Milano

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PREMESSA

<<Partono tutti incendiari e fieri e quando arrivano sono pompieri>> così diceva Rino Gaetano in una sua famosa canzone e così ho realizzato la scrittura di questo diario di viaggio. Mi spiego meglio. Sono partito in pompa magna con spirito critico ed ironico e cercando di non essere né troppo “logor” né troppo stringato da “relazione del coordinatore”. Ma verso la fine mi sono insabbiato risucchiato da mille altre cose ed i racconti sono diventati più piatti ed incolore. In ogni modo, spero di suscitare almeno un sorriso sul volto di chi ha vissuto queste esperienze con me. Buona lettura.

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DIARIO DI VIAGGIO

Domenica 8/9 Agosto: Milano - Roma – Addis Abeba – Nairobi - Arusha

Partenza. Appuntamento al banco AIR ONE con Lorenza e Davide alle 17.30 circa, gli unici due che partiranno con me da Milano. Il resto del gruppo, Cicci Mia compresa, lo ritroveremo a Roma solo in tarda nottata grazie alla stupenda partenza da Fiumicino alle ore 04.00 del 09 Agosto. A Roma, fortunatamente, non passerò la serata in aeroporto ma troverò ad attendermi Ciiinzia e Chiara, quest’ultima arrivata poco prima in Eurostar. E così via, andiamo a mangiarci una bella pizza con tanto di supplì da 1,5 m alla Garbatella. Alle 23.30 ci troviamo con Elisabetta e a mezzanotte arriva alla Garba il Gruppo Vacanze Piemonte…..pardon, Napoli. Andiamo tutti insieme in aeroporto in taxi, dove si profila una lunga attesa, con immancabile spauracchio prenotazione aerea mancante. Decolliamo alle 05.00 e atterriamo ad ADDIS ABEBA alle 12.30 ora locale, più o meno. Ed eccoci a Nairobi intorno alle tre del pomeriggio. Attendiamo il pulmino inviatoci da Mr. Don che in 8/9 ore e 280 km ci porterà ad Arusha. Arriverà dopo lunga attesa un pulmino psichedelico modello “beat generation” con tanto di lucine colorate e musica reggae (la stessa cassetta che girerà 7/8 volte!!!). Ci siamo tutti? Partenza……ma manca qualcuno….la coppia Paolo&Ippo la stiamo quasi per lasciare a Nairobi per un’estensione fuori programma. Ed ora si riparte al completo!

Nonostante l’enorme stanchezza, e la musica reggae, questo lungo viaggio, ha un grande fascino: ci caliamo immediatamente nella realtà africana, che scorre lenta dai finestrini al nostro fianco, fatta di baracche di lamiera, case di fango e paglia, a volte di cemento ed una vita quotidiana che sembra lontana dai noi migliaia di secoli.

Arriviamo ad Arusha in tarda serata ormai esausti ed affamati, e scopriamo che l’”Hotel Safari” è un posto di uno chic quasi folle e comunque molto bello ed accogliente. Cena pessima, come molte altre che verranno poi, quantificazione e monetizzazione dei viveri portati dall’Italia e tutti a nanna con il delirio di quante migliaia o milioni di litri d’acqua bisognerà acquistare per la sopravvivenza al camping.  

 

Martedì 10 Agosto: Arusha National Park

Dopo una pessima colazione attendiamo il nostro Tour leader andato in missione, dall’ormai famigerato Mr. Don, con un gruzzoletto di denari da far rabbrividire il Pil della Tanzania!!! Dopo essere stati alleggeriti dalla parksadventure di gran parte della cassa comune, possiamo avviarci al primo parco che visiteremo.

Parco bellissimo e molto insolito. Infatti, sarà l’unico in visitabile a piedi (con mia grande insofferenza iniziale e qualche chiagnuta), ed in cui si potrà tentare di avvicinarsi a bufali, giraffe, babbuini e quant’altro d’animato. Con grande spavalderia qualcuno ci proverà ottenendo un fuggi fuggi generale. Non manca neanche la cascatella, ormai un “must” dei viaggi AvM.

Ancora una notte al “Safari” ma con Cena nel “ristorante” più esclusivo della città. Locale all’aperto, o meglio: per strada. Cena africana a base di pollo e carne alla brace, pane all’aglio, “normale”, e ripieno di cipolle rosse, il tutto rigorosamente degustato con le mani; inoltre siamo inebriati da un piacevolissimo e continuo fumo della griglia posta veramente troppo vicina a noi.  

Mercoledì 11 Agosto: Arusha – Tarangire National Park – Mto Wa Mbu

Sveglia e seconda delle tante pessime colazioni africane anche se, il peggio, ovvero l’assuefazione da margarina e “marmellata rosso chimico”, deve ancora arrivare; è in questi momenti che sento la nostalgia per l’Italia….e spesso, durante il viaggio, sarà il mio stomaco a fare le mie veci nelle decisioni…..Comunque, conosciamo il nostro autista: Chichi o Kiki, chissà. Prendiamo posto sulle jeep e ci dirigiamo al centro commerciale per spese folli e sfrenate: acqua, pane, pentola e mestolo, e quant’altro necessario per il campeggio. Fra cui un’utilissima pila molto chiatta, che il terrrribile non vorrebbe comprare, e che da quì a breve farà un bella doccia! Le operazione si dilungano un po’ ma alla fine riusciamo a lasciare ARUSHA. Breve sosta in autogrill ed in tarda mattinata siamo al TARANGIRE National Park. Via al game drive!!! Dopo circa due ore di buche e terra rossa neanche una mosca all’orizzonte….iniziamo a preoccuparci pensando che sia tutto così e che, se così fosse, al ritorno bisogna andare urgentemente allo zoo. Ma dopo una sosta tecnica ecco che tutto cambia ed iniziamo a scorgere le prime zebre, giraffe, gazzelle, struzzi e bufali. Incontreremo poi anche elefanti, aironi, “gallinelle di mare” e la giornata, come per incanto, assume tutt’altra piega. Molto soddisfatti ci avviamo verso la tanto temuta prima notte in tenda. Raggiungiamo così, prima del tramonto, la ridente MTO WA MBU (che c’avrà da ride poi?!?) ed il suo friendly camping. Montiamo le tende ognuno con una tecnica diversa (come la capa sua gli dice in quel momento) e con mio grande stupore le grandi manovre riescono alla perfezione e in men che non si dica!! Tutti promossi. Superata quest’ardua prova ci attende la preparazione di una buonissima cena a base di tonno e qualche busta liofilizzata di sapore indefinito ma che per l’enorme fame sarà sicuramente ottima. Da segnalare che per questa prima cena siamo alquanto poco attrezzati, al contrario dell’altro gruppo di AnM, che apparecchia una gran cucina, e ci “omaggia” con leccornie in quel momento molto gratificanti… di cui io ne approfitto senza tanti complimenti scofanandomi delle gran fette di formaggio….

I ragazzi neri ci dilettano con uno spettacolo di balli e acrobazie veramente impressionanti, e sono immortalati dalla mitica macchinetta fotografica di una nota reporter … anche se le foto vengono con i pallini … ueèèèèèèè.

Nel dopocena ci attende una serata di vita mondana in uno dei locali più di tendenza della Tanzania, ma che dico dell’africa…forse esagero un po’? Certo è, che siamo solo noi, ma la serata è very nice, e come ogni serata danzereccia che si rispetti, non può mancare il mitico sandwich!!! Torniamo a casa in gruppo, o meglio, in branco alché siamo colti da allucinazione collettiva; così, un sacchetto di plastica svolazzante si trasforma prima in topo, poi in tartaruga, in tartatopo, in tartatopocane, tartatopopipitrellogatto!!!  

               

 

Giovedì 12 Agosto: Mto Wa Mbu – Lake Manyara Nat. Park – Lake Eyasi

Sveglia, colazione e partenza per il MANYARA National Park. Altro Game drive altro regalo!! In un’atmosfera completamente diversa da tutti gli altri parchi che vedremo nel viaggio (foresta pluviale anziché savana assolata), facciamo un giro di poco più di mezza giornata in cui vedremo moltissimi babbuini, elefanti, impala, giraffe, finalmente a distanza ravvicinata!! Arriviamo al lake ecco gli Ippo!!! Torniamo al campeggio, facciamo una bella cena a base d’insalatissime…lo sterminio del tonno ha avuto inizio! Smontiamo le tende e caricate le jeep partiamo alla volta del LAGO EYASI. Dopo due ore ed una bella abbuffata di polvere rossa giungiamo al secondo campeggio del tour, molto più ruspante del precedente, e di gran fascino vista l’assenza totale di…..tutto!!! Montiamo le tende sotto due piante enormi, dopodiché partiamo per ammirare il tramonto sul “lago”. Arriviamo al lago che in realtà è una distesa enorme di terra secca. Ed ecco rispuntare la minaccia trek….ci avviamo per ammirare i fenicotteri rosa sfidando un fortissimo vento ed il terreno che man mano sprofonda sempre più….desisto mentre gli altri torneranno nu’poco ‘mpaltanati. Assistiamo ad un romantico tramonto dietro il monte ed io non mi lascio sfuggire l’occasione per stare un po’azzeccato a Cicci mia. Risaliamo sulle jeep e facciamo un simpatico giro per i villaggi causa smarrimento autista. Tornati al campo, ci attende dopo la doccia un fantastico Bar-B-Que organizzatoci dai villici, che comincia con illuminazione involontaria, da parte di Elisabetta, del “tavolo” su cui dovremmo in teoria mangiare, e cosa ti trovi davanti agli occhi all’improvviso…? Un bel po’ di pelo nero sanguinolento… CHE SCHIFO!! E fu lì che si chiuse lo stomaco a molti di noi… Mangiamo della carne di cui non ci vogliono rivelare la provenienza…iniziano così le nostre congetture ed alla fine decidiamo che non può trattarsi altro che di un babbuino. Già assaporiamo il momento in cui lo racconteremo ad amici stupefatti!!! Ma, alla fine, i villici ci rivelano che non si tratta altro che di un capretto e ci mostrano tanto di testa sgozzata a riprova del fattaccio.  

 

Venerdì 13 Agosto: Lake Eyasi – Boscimani – Tatanga – Karatu

Fortunatamente riusciamo ad evitare la sveglia alle 5.00 per andare a caccia insieme agli Ominidi. Sveglia comunque troppo presto, colazione volante e, dopo breve tratto di strada giungiamo a “San Patrignano de no’antri” ovvero dai bush-men che non sono gli uomini del presidente ma traslitterando in italiano sono i famigerati Boscimani. Ed eccoli attorno al fuoco a fumarsi l’impossibile….fumano della Marijuana, la colazione dei campioni, che dicono trovare selvatica ma che io vedo essere perfettamente confezionata in bustine di plastica. Inoltre, da come tossiscono sembrano poco avvezzi al fumo, e comunque come se lo stessero facendo forzatamente….alle otto di mattina anche una Marlboro farcita è troppo per chiunque!!! Ed ecco che si ripresenta l’insidia del trek….inoltre, nonostante fossimo tutti contro la battuta di caccia, ci tocca pipparcela lo stesso!!! Per fortuna che non ci siamo svegliati alle 5!!!!! Coooomunque, caso vuole che i frutti della caccia siano un piccolo volatile tale e quale a come dicevano tutte le relazioni dei viaggi precedenti….che li tengano in un armadio pronti per sfoggiare ai turisti? È comunque stata una spiacevole camminata di due ore. F…..è stortissimo! Altro giro, altro villaggio: i Tatanga. In apparenza più autentici, meno “costruiti”. e comunque molto cordiali e simpatici. Tornati al campo possiamo goderci un paio d’ore di meritato riposo all’ombra delle fresche frasche, ed io naturalmente, mi azzecco a Cicci Mia!!! Alle 14 circa lasciamo la zona del LAGO EYASI e in due ore siamo al campeggio di KARATU. Montaggio tende, doccia e cena. Si festeggia il 21esimo compleanno di Paola!!! Il dopo serata nel camping ci riserva uno spettacolo acrobatico di giochi e danze tribali: Braviiii!!!

 

Sabato 14 Agosto: Karatu – Ngorongoro

Sveglia. Presto. Perché, ti stupisce…? No. Puro dovere di cronaca. Smontate le tende ci dirigiamo verso l’attesissimo Ngorongoro. Arriviamo al campeggio dopo aver percorso delle bellissime strade panoramiche e montiamo le tende, quasi per primi, in una distesa molto pittoresca. Ci avviamo così verso il cratere. La discesa negli inferi è tanto suggestiva quanto “traballante”…Restiamo in questo luogo meraviglioso fino alle 18, ora di chiusura, e lungo il game drive vediamo zebre, gnu a strafottere, il bellissimo lago con i fenicotteri rosa, bufali, ippopotami, gazzelle, un paio di iene e sciacalli. Vediamo anche la sagoma di un rinoceronte (posso dire che, così lontano e così immobile, sembrava una sagoma di cartone tale e quale a quella appiccicata al muro, all’ingresso del parco, addosso al quale ci siamo più o meno tutti fatti foto curiose..?), che possiamo depennare dalla lista, e un leone addormuto. Siamo molto soddisfatti ma mancano ancora i leopardi ed i ghepardi di cui bramiamo la visione sempre più insistentemente. Al tramonto, risaliamo il cratere con grande dispiacere diretti al campeggio. Ma che succede? Sembra la Salerno-Reggio Calabria nell’ora di punta….gli autisti ci fanno scendere e proseguire a piedi per un pezzo. Con grande sorpresa ci si presenta uno spettacolo di cui ringraziamo i nostri santi protettori di non essere stati protagonisti. Due jeep ribaltate. Qualche sciacallo (non la bestia) approfitta per fare una foto dell’accaduto, tra cui io. Arriviamo al Camp che ormai è buio e il freddo inizia ad essere pungente…ma è solo l’inizio. La cena del Ferragosto africano ci riserva pasta e fagioli, l’immancabile Tonno o Manzotin ed un’ottima polenta coi funghi, naturalmente cucinata da un napoletano!!! Come si può immaginare, il combinato di pasta e fagioli+polenta, in una serata così fredda, produrrà degli effetti devastanti sull’intestino di parecchi di noi, ma non anticipiamo gli eventi… La serata prosegue attorno al fuoco che con tanta fatica ho riacceso. Vado in bagno ed incontro una guardia che mi rassicura ”be careful”….”why?”…”The Bufalo”….”ok!”. Torno al focolare e qualcuno nota un luccichio nel buio…sono degli occhi?! Ma di chi o di cosa? Sono iene e/o Bush-pig*!?!?! Passa un “guardiano”, il quale si presta per un “game-foot” notturno fuori programma alla ricerca del Bush-pig* perduto! Andiamo a letto e i miei compagni di viaggio sono tutti parecchio spaventati per l’eventualità di incontri notturni. Mi corico tranquillo ed esausto e dopo pochi minuti Morfeo è con me….il mio russare desta preoccupazioni nel gruppo. Ma, dopo essersi accertati che non ero una bestia feroce, la situazione si tranquillizza per qualche istante. Infatti, di lì a poco, il “sonno” di Elisabetta & Chiara sarà interrotto dalla presenza di una simpatica bestia, diciamo da un simpatico grugnito nel buio... Ed ecco i nostri eroi Pasqui & The tour leader accorrere in soccorso delle giovani donzelle!! Solo un grande spavento perché, nel frattempo le bestie, chissà per quale motivo, si sono date alla macchia (maddeché!!! Tutta la notte a sentire grugniti a 20cm dalla nostra testa, grattini del bordo della tenda, ululati ingenuamente scambiati per un qualche romantico uccello notturno, per poi scoprire la mattina dopo che si trattava della iena..). Ospitatele giovini in tenda la notte prosegue così come gli inquietanti rumori della natura….Alle 03.00 circa spedizione collettiva in bagno sperando nella buona sorte!!!! E in ogni caso sperando di non soffrire!!!

*NB: il Bush-pig non è quel maiale americano che vive a Washinton ma un simil-facocero.  

 

Domenica 15 Agosto: Ngorongoro – Serengeti National Park (Seronera)

Sveglia molto presto. Come sempre. Solo che, questa volta, ho come un dejà-vu…sono colto da una strana sensazione….infatti, mi sembra di essere in Val Padana il giorno della Befana invece che all’equatore, a Ferragosto!!! Nu fridd’e’pazz’!!! Con la testa (e tutto il corpo!!!) tra le nuvole il mio pensiero corre alle tranquille riviere nostrane e tra me e me penso: “ma non potevo essere in spiaggia a Rimini per i tradizionali gavettoni di Ferragosto??”

Smontiamo le tende il più velocemente possibile per non congelarci e via verso nuovi orizzonti. Fortunatamente rinunciamo, di comune accordo, alla visita allo “zoo” villaggio MASAI. Ci fermiamo invece all’OLDUVAI GORGE, descritto da tutte le guide e le relazioni come un’attrazione impedibile, la meraviglia delle meraviglie….invece ci riserva solo una suggestiva vista di un “faraglione”, un piccolo museo con dei fossili, ed un’escursione, fortunatamente in jeep, dove alcuni pezzi di sasso diventano all’occasione resti dei primi ominidi o di animali estinti. Vabbè la nostra attenzione è focalizzata sulla prossima tappa: il SERENGETI! Arriviamo al parco ma prima di entrare ci facciamo di tonno. Sì ci facciamo. Ormai siamo dei tossici assuefatti di questo pesce che dopo la nostra vacanza conterà parecchie unità in meno nei mari. A tenerci compagnia un’invasione di volatili di colori bellissimi ma con una faccia sinistra. E poi rosichiamo un po’ alla vista del Lunch-box che i lodge forniscono agli altri turisti. Finalmente si entra e qui il felino c’ha da sta’!! Il paesaggio è brullo, la classica savana dei documentari, il paesaggio rapidamente cambia e gli scorci che ci si presentano sono davvero belli. Vediamo parecchi animali. Alcuni tra cui zebre, giraffe, gnu e bufali, ormai li snobbiamo. Smaniamo per l’avvistamento dei tanto agognati felini. La fortuna è con noi. Faremo un lungo appostamento guardando tre bellissimi e giocherelloni leopardi; subito dopo, con un temporale che ci coglie di sorpresa, ma che affrontiamo con spavalderia ovvero col tettuccio aperto, assistiamo ad un attraversamento di un gruppo numerosissimo di elefanti sotto la pioggia battente. Vediamo anche una leonessa con il collare, un leone che si gode il suo meritato riposo, ed infine una famigliola di micioni composta da leonesse e giovani leoni.

Ci attende un’altra notte in campeggio dove, questa volta, facciamo in modo di porci al centro ben circondati dalle altre tende per evitare il tete-a-tete con altri belve. Altra cena fai da te salvata in corner dal colpo di reni di Pasqui che dal cilindro tira fuori dei bei Salami!!!! Ci assopiremo nelle nostre dolci tenduccie in compagnia di barriti, risate stridule di iene e chissà cos’altro... 

       

 

Lunedì 16 Agosto: Serengeti National Park – Victoria Lake

Sveglia all’alba. Smontiamo le tende con i primi raggi di sole della giornata. Partiamo subito per il game-drive in modo da essere fuori dal parco entro le 12.00. Altro giro, altre bestie. Durante il tragitto assistiamo ad un pasto di una famigliola di leoni, che si sbranano una zebra, e di un nutrito gruppo di avvoltoi. Durante il banchetto arrivano planando due “Avvoltoius stonzius chiattullilum” che di prepotenza si faranno spazio e banchetteranno di gran gusto su quello che fu il corpo di una zebra. Successivamente, facciamo tappa in un posto che mi colpisce molto per la visione degli animali che ospita. Un fiumiciattolo pieno di Cocco!!! F…… è contentissimo e si scatena, correndo dietro ai cocco per fotografarli! Qui, proveremo l’esperienze del ponte simil-tibetano (ma con tecnologia svizzera!).

Alle 12 circa siamo finalmente allo Stop-Over lodge, dove ci accomodiamo ed abbiamo un po’ di tempo per il relax. Ma è solo un’illusione, la pacchia durerà poco, infatti, come al solito, sono tutti in ansia per ripartire. I bionici hanno deciso di ripartire dopo un’ora o poco più. Ho giusto il tempo per aprire la tenda per stenderle la tenda per farla asciugare. Andiamo in visita ad un villaggio molto pittoresco ma, ahimè molto povero. Qui siamo letteralmente assaliti dai bambini ed, alcuni di noi, se li scrolleranno di dosso solo una volta saliti in jeep. Il giro nel villaggio è interessante anche se un po’ deprimente. Unica nota fuori dal “coro della povertà” un biliardo che pare essere il passatempo preferito dai giovani e molto probabilmente anche l’unico. La gita in “canoa” programmata slitta al giorno seguente. Andandocene qualcuno ha la brillante idea di regalare delle banane ai bambini. La scena sarà a dir poco grottesca e la lotta “per un pugno di banane in più” cruenta. I vincenti si mangeranno le banane con tanto di buccia. Tornati al lodge saluto il gruppo che andrà a pipparsi un altro villaggio e mi dedico ai lavori da bravo massaio: il bucato!!! Lavo di tutto e di più!!! Mi rimane anche qualche attimo per il relax.

La cena al lodge sarà di tutto rispetto. A fine pasto ci attende uno spettacolino di danze tipiche, con relativi abiti caratteristici improvvisati comprendenti magliette di squadre di calcio europee….i balli tipici si dilungano oltremodo, così mi congedo e mi vado ad accuccà! Non la finiscono più!!! Finalmente, dopo cinque notti per terra, dormire in un letto è grandioso. 

 

Martedì 17 Agosto: Lake Victoria - Serengeti N.P. (Lobo)

Sveglia e colazione decorose. Andiamo ancora al villaggio sul lago Vittoria per la gita in barca, orfani di alcune ragazze del gruppo che hanno preferito riposarsi un po’ (nota di cronaca: miglior piatto di uova tra quelli mangiati in viaggio). Ci aspettiamo l’assalto dei bambini così come era avvenuto il giorno prima. Invece non “ci si filano” proprio. Oggi è giorno di mercato, ma forse è una mattina come le altre, e c’è molto fermento intorno alle specie ittiche autoctone. A completare il simpatico quadretto ci sono numerose “beccaccie” che si intrattengono con gli indigeni come se nulla fosse. La gita in barca, accompagnata dai vivaci canti dei barcaroli, è molto gradevole. Il F…… fa tante belle fotografie ed è allegretto.

Torniamo al lodge, ci facciamo preparare dei lunch-box e ripartiamo alla volta del Serengeti. La prima tappa sarà uno stagno con molti Ippo ed alcuni Cocco. Strada facendo ci imbattiamo prima in uno spettacolo molto avvilente di una gazzella morente (probabilmente investita da qualche Jeep.. ) e successivamente, la mia jeep assisterà ad uno spettacolino, gentilmente offerto da un branco di elefanti che, per trovare rinfresco e, per la gioia dei nostri occhi, si rotoleranno nel fango formato da una pozza!!!! Questo evento lo ricorderò come er mejo avvistamento de’no’antri!!! Anche lo stagno a cui giungeremo poi sarà molto bello e vedremo gli Ippo appiccicarsi tra loro. Anche qualche Cocco ma a distanza. Dirigendoci verso il lodge avvistiamo prima un dick dick e successivamente una leonessa al cui fianco giace una carcassa dai colori inequivocabili: una zebra….o forse uno juventino?

Arriviamo al lodge che, costa una cifra blu, ma è veramente molto molto bello. Ci sono diverse Procavie che si aggirano intorno a noi e scopriamo essere parenti degli elefanti anche se assomigliano molto a dei criceti. Mha! Inoltre, il lodge, dispone di diversi punti panoramici da cui ammireremo la savana, ed un bellissimo tramonto.

Cena a buffet: da dimenticare, come tutte le cene di questo tipo.

 

 

Mercoledì 18 Agosto: Serengeti (Lobo) – Wasso – Sonjo – Lake Natron

Sveglia all’alba ma questa volta per mia scelta. Voglio vedere se dal belvedere del lodge riusciamo ad avvistare delle bestie. Un fredd’e’pazz’ e non vediamo nessun animale ma in compenso assistiamo ad una bella alba. Colazione e via, ci attende una lunga ed insidiosa traversata che ci porterà al LAGO NATRON. Arriviamo al campeggio nel primo pomeriggio dove, per la gioia di molti, montiamo le tende per l’ultima volta. Altro trekking all’orizzonte per arrivare fino a delle cascate. E F……non vorrebbe farlo, si stende sul prato del campeggio e fa un po’ di capricciotti prima di partire con il gruppo. Più che di trek si tratta quasi di climb, quindi, la cosa mi attira anche se il gruppo è molto lento per via dei continui attraversamenti di fiume, sicchè sono io al comando contrariamente a quello che avviene di solito durante i trek. Infatti bisogna guadare il fiume più volte e percorrere un sentiero non proprio facile, al punto che alcuni alternano i sandali per il guado alla scarpa da trekking all’infra alla scarpa da sera ecc. ecc.. Le cascate sono meravigliose e il bagno molto divertente; Ultima notte ed ultima cena in campeggio!!! Mangiamo prima un risotto che non si rivela all’altezza delle aspettative…insomma è inguardabile e poi finalmente cuciniamo gli spaghetti anche se non verranno apprezzati poiché il risotto ha formato una pesante mappazza dentro di noi…..La serata è stellata e all’orizzonte si dice ci sia un’eruzione…che poi diventerà un incendio o qualcos’altro.

 

Giovedì 19 Agosto: Lake Natron – Arusha – Marangu

Sveglia al buio, controvoglia. L’obiettivo è essere all’alba al lago. Quindi smontiamo le delle nostre potenti pile e partiamo, dopo l’ennesima colazione a base di margarina e marmellata chimica, in direzione del lago. Alle 6.30 siamo a destinazione, sulle rive del LAGO NATRON, dove ammiriamo un paesaggio stupendo. E’ un lago alcalino che, essendo nella stagione secca, risulta parzialmente prosciugato. Alle nostre spalle si staglia il vulcano, l’OLDONJO LENGAI, e all’orizzonte migliaia di fenicotteri rosa. Ci addentriamo per avvicinarci il più possibile al punto in cui i fenicotteri sono ammassati. Ci inoltriamo verso dei blocchi di roccia enormi cercando di far dei percorsi in modo da sporcarci il meno possibile le scarpe in quanto si sprofonda nella fanghiglia misto guano. E poi, all’improvviso, io e Ciii, sbagliamo tragitto e ci ritroviamo sprofondati nel guano fino alle ginocchia!!! Momenti di panico. Sembra di essere nelle sabbie mobili, perdiamo le scarpe; dobbiamo fare appello a tutte le nostre forze per uscire da questa situazione di m…… ma alla fine ce la caviamo (tra le risate degli italiani e lo sconcerto degli autisti..). Dopo esserci data una bella sciacquata al ruscello, risaliamo sulle jeep in direzione ARUSHA. Arrivati all’Hotel Safari, salutiamo i nostri autisti e ripartiamo con un pullman alla volta di MARANGU, dove arriviamo in serata. Il lodge è carino; consegno i miei panni da lavare in toto; cena appetitosa e tutti a nanna.

 

Venerdì 20 Agosto: kilimanjaro N.P.

Il trek sul Kili decido di non pipparmelo a favore di una giornata in tutta tranquillità. Sveglia freeeeeeee. Un po’ di taglio e cucito e poi tour per la simpatica Marangu dove, insieme a Chiara, mi faccio scorrazzare ed intrattenere da un simpatico “villico” che si spaccia 14enne ma avrà poco più di 11 anni. Ci parla delle piante locali, della sua famiglia e ci fa molte domande su di noi. Mentre ciccia è in giro a fare la scalatrice selvaggia e a pensare che le manca tanto il suo Cicciottino! Rientriamo al lodge perché il tempo volge al brutto. Ivi giunti, pranziamo con gusto e poi wallera totale fino all’arrivo dei nostri compagni di merende.

Per chi è salito sul Kibo, da annotare spettacolare foresta pluviale, sentiero perfetto, camminata massacrante sul finale, gruppi di giganteschi portatori di tende e attrezzature da trekking che scendevano dalla cima, freddo polare, nebbione in cima, pranzo intirizzito nel rifugio a 2700m, pioggia nella umidissima discesa a valle.  

Sabato 21 Agosto: Marangu – Dar Es Salaam – Zanzibar (Stone Town)

Giornata intera dedicata al trasferimento da Marangu a Stone Town. Ci pippiamo così circa 7 ore di pulmino (a velocità folle, con attacchi di panico di Chiara ad ogni sorpasso azzardato, e allucinante salto della cavallina, pardon… del dosso, e rischio di frattura cervicale per i cicci…che con riflessi prondi ed inattesi afferra al volo una valigia schizzata in avanti come un proiettile), un paio d’ore d’attesa e un paio d’ore di traghetto. Su quest’ultimo abbiamo la fortuna di avvistare, con grande stupore di tutta l’imbarcazione, delle balene saltare gioiose per gli azzurri mari…. Arrivati a Stone Town abbiamo ancora un paio d’ore di luce e ci tuffiamo subito nelle bancarelle del lungomare e per i negozietti nelle viuzze strette. L’albergo, il Coco de mer, non è tra i più rinomati e ha come peculiarità una forte puzza di muffa nelle stanze; sarà forse per l’assenza di finestre? Capitiamo in una stanza in cui è impossibile la permanenza e la cambiamo con un’altra leggermente meglio anche se al piano terra. Alla sera cena discreta al “Fisherman” e poi una capatina in un lunge bar molo carino. Incontriamo il gianCapo e gianAntonio con cui trascorriamo una piacevole serata.  

 

Domenica 22 Agosto: Stone Town – Tour delle Isole – Stone Town

Sveglia alle 8, colazione e partenza alle 9. Facciamo una tappa preliminare al mercato, dove acquistiamo della frutta per la giornata di mare. Il mercato e molto carino, abbondano le spezie e la frutta; in modo particolare siamo colpiti dalle banchetti che vendono manioca alla brace e da quelli che accatastano grandi quantità di canna da zucchero per estrarne il succo. Purtroppo l’ora mattutina non predispone il mio stomaco per la degustazione dei prodotti locali ma mi riprometto che li proverò in seguito.

Partiamo con la barca per il tour delle isole, ed in circa ½ ora di traversata siamo sull’isoletta da sogno: una striscia di sabbia lunga circa 300 metri e larga 20, senza vegetazione, solo alcuni primati si aggirano sulle sponde….a no, è il gianCapo!! Trascorriamo la mattinata finalmente in relax: qualcuno fa il bagno, qualcuno va in cerca di conchiglie, qualche foto e poi verso la proxima isla. La seconda isola, più grande e con una ricca vegetazione, la ammiriamo solo da lontano e ci dirigiamo verso la terza ed ultima del tour: l’isola delle Tartarughe. Qui osserviamo con grande meraviglia delle tartarughe enormi, giganti. Lo stupore cresce quando realizziamo che possiamo avere un rapporto ravvicinato con questi animali. Infatti, possiamo accarezzarle e dar loro del cibo. Passa piuttosto inosservato, ahimé, un pavone spettacolare con la coda aperta a ruota.. Poi ci spalmiamo in the beach e qui l’attenzione si focalizza sui due gusci di una giovane devocka e sulle tette, naturali o rifatte, di una signora piuttosto attempata che si aggira sulla spiaggia: dopo lungo dibattito, il tour leader decide di sacrificarsi per il gruppo, e va in perlustrazione; conclusione: rifatte. Con mio grande dispiacere arriva il momento di ritornare alla base, STONE TOWN. Andiamo ancora per negozietti e bancarelle facendo shopping selvaggio e trattative folli. Prenotiamo un ristorante molto bello per la serata ovvero il Mercury’s dal nome compianto Freddy, nato proprio su quest’isola. Il locale è molto romantico, soprattutto al tramonto, essendo in aggetto sul mare. La serata è piacevole ed il cibo è di buon livello, finalmente. Purtroppo è serata di pillolone e il mio stomaco, per la prima volta, si ribella. La serata non riserverà altro di rilevante e dopo una piccola passeggiata ci jiam’ a cucca’.  

 

 

Lunedì 23 Agosto: Stone Town – Jambiani

Il programma di oggi ci riserva il tour delle spezie. Dopo quasi un’ora di pulmino e soprattutto dopo aver superato la Jozani Forest, ci sorge qualche dubbio….ci fermiamo e scopriamo che i cicci belli dei villici si desmentegarono il programma e quuuindi siamo davanti al dilemma. Tornare indietro? Noooo, troppo lontano. Due possibili opzioni: foresta o mare...senza dubbio scelgo il mare, ma il gruppo si divide. Giungiamo al mare dopo aver percorso una strada un po’ accidentata e ci accomodiamo in un villaggio molto carino con dei bungalow a pochi metri dal mare. Una bella magnata e via verso un pomeriggio di assoluto relax!!! I due cicci fanno un po’ di pesca di molluschi chiatti lasciati dalla marea, insieme alle pescatrici del luogo, e dal mare emergono piantagioni di alghe, alimento base dei giapponesi pare! I due piccirilli fanno un bel bagno chiattissimo e camminano un po’ sull’acqua fra mare e sabbia, lontani lontani dalla riva!

Da segnalare anche la seduta Yoga sulla spiaggia, col tour leader che tenta disperatamente di far concentrare i partecipanti, tra le risatine degli scettici intorno.. Rilassamento scarsino, molto meglio il the pomeridiano al baretto, the piuttosto “condito” dalla Maria…(che fa Giovanna di secondo nome?)

Alla sera mangiamo pesce a buffet: simply n’a chiavica!! Octopus, Squid cotti alla follia; Decidiamo poi di uscire e, al chiaro di luna, ci dirigiamo verso un barettetto sulla spiaggia. Arriviamo al bar di una Tanza-jamaicano dove ci imbattiamo in un gruppo di vacanzieri di Vareeeeese all’insegna del “Turismo responsabile”, Bha!….Cooooomunque, beviamo qualcosa e quando ormai la serata sembra finita, e siamo sulla via del ritorno inizia la music!!! Ci uniamo ai Varesotti, ma soprattutto ai jamaico-tanzaniani che intonano dei vivaci e coinvolgenti canti locali. Ci ritroviamo così a battere il tempo, cantare e ballare con loro intorno al fuoco, trascorrendo la serata più divertente, e sicuramente la più “mondana”, della vacanza.  

Martedì 24 Agosto: Jambiani

Giornata Freeeeeeeeeeeeeee. Qualcuno va all’escursione cosiddetta “Dolphins Tour”. Noi optiamo per strarcene belli walleriati e soprattutto io devo stare un bel po’ azzeccato a Cicci mia. Facciamo però un’escursione con un’imbarcazione tipica per andare a fare un po’ di snorkeling sul rift. Appuntamento con er barcarolo alle 11 che con il suo prestante “ngalawa” ci traghetterà verso nuovi orizzonti. Purtroppo la barriera è più lontana di quello che sembra e dopo un’ora di navigazione siamo forse a metà strada; facciamo un bagno nelle acque cristalline ma prive di qualsiasi sorta di pesce. E vogliamo parlare della risalita in barca… La nostra bagnarola è veramente pittoresca con vele fatte con i sacchi di riso e patate. Pomeriggio di relax e alla sera cena dal jamaicano. Questa sera niente dopo cena ballerino…la giornata è stata molto faticosa!!!!!  

Mercoledì 25 Agosto: Jambiani – Chwaka bay – Bwejiu

Oggi saremo ospiti della più bella spiaggia dell’isola e saremo assolutamente soli!!! Decido di pranzare al cherenguito. Due bei pesciozzi appena pescati con salsa di cocco e l’immancabile riso. A ruota tutti gli altri decidono di mangiare, ma dovranno aspettare i villici che prontamente organizzano una battuta di pesca, per reperire la materia prima per il pranzo. La baia è veramente incantevole, splendida, “da cartolina”!!! Sembra di essere in un sogno…purtroppo i sogni finiscono e dobbiamo andarcene ma per la sera ci attendono i famigerati spaghetti al granchio di Jamal. E una bella serata illuminata da un intenso chiaro di luna. Percorriamo le vie del villaggio di pescatori ed al nostro passaggio destiamo la curiosità degli indigeni, ma anche noi guardiamo con curiosità i loro “usi e costumi”. La cena, a base di spaghetti al granchio, frittura di calamari e dolcetti tipici alle spezie, sarà molto buona tanto ed il nostro tour leader talmente splendido e raggiante che le donne cadranno ai suoi piedi!!!  

 

Giovedì 26 Agosto: Bwejiu – Blue lagoon - Bwejiu

Altro giorno di relax marino. Andiamo nella spiaggia che, come fa intendere anche il nome, dovrebbe essere il paradiso in terra. Invece non è niente di speciale, anzi, il mare mediocre e l’entroterra infestato da villaggi vacanze ultralusso. Il tarlo del dubbio mi fa insinuare che forse l’autista ci ha scarrozzato dove gli pareva ad isso o forse è una sola punto e basta. Un giro turistico improvvisato in un albergo lussuosissimo del luogo rende F…… moooolto nervosino! In compenso ivi si trova “Jamal Beach”. Mi scofano così una bella aragosta sulla bellissima terrazza del ristorante. Alla sera bissiamo ripresentandoci da “Jamal city” dove la cena si rivelerà addirittura migliore rispetto alla sera precedente, e dove ci incartiamo incredibilmente in un’assurda discussione su case, affitti & co...

Venerdì 27 Agosto: Bwejiu – Spice tour – Nungwi

Ci avviamo verso gli ultimi giorni di vacanza. Nel trasferimento verso l’ultima ridente località balneare facciamo tappa a nord di Stone Town per il giro delle spezie. Qui una simpatica guida che parla perfettamente italiano ci accompagna e ci illustra le varie spezie che vengono coltivate sull’isola. Durante il giro alcuni fanciulli ci fabbricano al momento, con foglie di palma, borsette, cravatte ed addirittura un paio di occhiali veramente trendy!!! Finito il tour facciamo acquisti di spezie a prezzi maggiorati appositamente per noi!!

Risaliti sul pullman accompagniamo Paola&Ippo a Stone, li salutiamo, ci magniamo una bella Manioca alla griglia e, fatti ancora un po’ di chilometri, giungiamo nella più mondana località dell’isola: Nungwi. Effettivamente il tasso turistico è superiore rispetto agli altri luoghi visitati. Ci “scaniamo” in spiaggia ed io mi diletto in una partita a pallavolo multirazziale con dei zanzibarini, americani, tedeschi ed io. Incassate un paio di sconfitte e con una spalla dolorante saluto e mi ritiro per attività a me più consone: l’aperitivo! Alla sera cena a buffet sulla spiaggia. L’atmosfera è davvero molto suggestiva e romantica. Sulla sabbia sono state scavate delle buche in cui sono poste delle candele. Il cibo manco a dirlo è pessimo. In seconda serata c’è uno spettacolino al villaggio ma è pessimo. Allora optiamo per un localino molto carino sulla spiaggia dove scatterà un altro sandwich!!! E il gossip non può mancare! Sì, ci sarebbe mooooolto da dire, ma sorvoliamo.. ;-)  

 

Sabato 28 Agosto: Nungwi – Mnemba atoll tour

Mi sveglio stortissimo. Vorrei restarmene a letto ma purtroppo devo alzarmi. Ci aspettano più di due ore di barca. Il mare è mosso ed il mal di mare non si fa attendere. Dopo una lunga navigazione in cui sto veramente male (e non solo tu..) arriviamo in un posto in cui si può fare snorkeling. Di pesci ce ne sono parecchi di moltissime specie e quindi il bagnetto si rivelerà molto divertente. Resto però convinto che non vale la pena affrontare tutte quelle ore di barca per mezz’oretta di attività subacquea e la vista da lontano di questa famigerata Mnemba…F…… è stortissimo, ma anche un po’ malatino! Fortunatamente la tortura finisce e alla sera ceniamo in locale molto grazioso affacciato sul mare e anche il cibo è gradevole.  

 

Domenica 29 Agosto: Nungwi - Stone Town

Ancora una mattinata di mare in tutto relax e poi via verso Stone town. A pranzo devo assolutamente mangiare sulle bancarelle sul lungo mare e così faccio. Soddisfatta la mia “insiria” io e Ciccia mia, possiamo dedicare il pomeriggio allo shopping sfrenato, con tanto di strisciata con Credit Card! Alla sera ci concediamo addirittura il lusso di andare nel ristorante più chic di Zanzibar: il Sixty(??). E’ veramente il caso di dire che il locale è di uno chic folle! E’ molto coreografico e lo sono anche i piatti proposti oltre che molto fantasiosi. Concludiamo così alla grande l’ultima serata Tanzaniana con un po’ di tristezza per l’imminente ritorno ma complessivamente soddisfatti del lungo viaggio affrontato.

Le tre settimane, o poco più, sono trascorse molto velocemente (come sempre!!!) e senza intoppo alcuno. Indubbiamente bisogna render merito al nostro “Splendid tour Leader”.  

 

Lunedì 30 / Martedì 31 Agosto: Stone Town - Dar Es Salam – Enthebee – Addis Abeba – Roma – Milano

Riprendiamo i pericolanti aerei Ethiopian che, con vari scali ci porteranno sani e salvi a destinazione. Qualche fortunello si piglia pure la prima classe ma poco importa, ora il pensiero corre al primo caffè decente dopo 23 giorni ed a tutte le meraviglie gastronomiche che la nostra bella Italia ci riserva!!!!

Fabio Ferrario

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