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CAMBOGIA - (2006) di Giovanni Camici | per info sul paese click sulla bandiera | |||||||||||
CAMBOGIA di Giovanni Camici
Possiamo dirlo, non è un paese per turismo d’ elite, ma per viaggiatori con spirito di adattamento , si percorre in lungo e largo, arricchendo molto il visitatore. Una capitale frenetica, il suo bellissimo Palazzo reale con la Pagoda D’argento, la vita lungo i suoi 2 fiumi, i mercati, il museo Tuol Sleng, testimonianza dei crimini perpetrati dai Khmer rossi, i vari templi sparsi per i suoi quartieri, stò parlando della città della signora Penh alla quale si deve la nascita di questo luogo, appunto Phnom Penh. Siem Reap con i templi di Angkor, senza bisogno di presentazione, non hanno eguali nel sud-est asiatico, le vestigia dell’ impero Khmer, le spiagge tropicali ancora incontaminate, la vita lungo il lago Tonlè Sap. Sempre avendo spirito di adattamento possiamo spingersi battendo strade sterrate e dissestate, magari avendo trovato “fortunatamente” posto sul tetto di un pick up verso luoghi con paesaggi stupendi,laghi di origine vulcanica come Yeak Lom, cascate, minoranze etniche, mercati all’ aperto, assistere alla raccolta della gomma, stò parlando delle province del Ratanakiri e Mondulkiri. Navigare il Mekong, osservare la vita che scorre su questo fiume leggendario, vedere i delfini dell’ Irawaddy , ,ancora una discreta comunità che vive in queste acque , escursione al tempio Prasat Preah Vihear, 5 ore di strada dissestata che parte da Tbeng Meanchey con moto taxi, circondata solo da foreste, ed una volta raggiunto il tempio sulla montagna ai confini con la Thailandia, ti accorgi che dall’altro versante arrivano turisti con autobus di lusso percorrendo una buona strada asfaltata. Il paese offre molti altri templi al di fuori dell’ enorme zona di Angkor, come presempio Khok ker, Sambor Preikuk, le città di Battambang, Kratie, e poi finalmente un meritato riposo sulle spiagge di Sihanoukville. Cambogiani popolo meraviglioso, colpiti da secoli da una povertà senza limiti, instabilità politiche sfociate nel sangue, colpita dalla guerra del Vietnam, nonostante tutto questo ricordo ancora il loro sorriso che non si è spento dai loro volti e la loro gentilezza. Un paese veramente da conoscere da tutte le sue angolazioni e sfumature che può offrire e che mai potrò dimenticare. | ||
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